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Comunicato stampa
La Conferenza dei vescovi svizzeri e l’Unione svizzera delle donne cattoliche organizzano un simposio sulla sacramentalità
La Conferenza dei vescovi svizzeri (CVS) e l’Unione svizzera delle donne cattoliche (USDC) organizzano un simposio sul tema “Sacramentalità e Chiesa”. La giornata di studio, che si terrà il 6 settembre prossimo all’Università di Friborgo, si propone di approfondire la riflessione teologica e pastorale sulla celebrazione dei sacramenti nella Chiesa cattolica, in special modo per quanto attiene la presidenza di alcuni sacramenti da parte di agenti pastorali laici. La tematica tocca particolarmente le operatrici pastorali laiche che in alcuni casi non possono mettere appieno a frutto le loro competenze pastorali, in quanto il ministero ordinato è precluso alle donne.
Partecipanti di alto livello
Le due organizzazioni nazionali CVS e USDC hanno proceduto ad assegnare il centinaio di posti previsti a personalità scelte dalle rispettive organizzazioni. Tra i partecipanti previsti vi sono tutti i membri della CVS, i rappresentanti delle Corporazioni ecclesiastiche, teologi, operatori pastorali e figure chiave del “movimento di rinnovamento cattolico in Svizzera”. Il programma del simposio – che ha luogo nell’ambito della 337ª Assemblea ordinaria della CVS – , prevede le relazioni di diversi esperti provenienti dalle tre regioni linguistiche del Paese. L’evento, organizzato quale formazione continua per tutti i partecipanti, cercherà di mettere in evidenza le attualità possibilità d’azione in questo ambito, così come tracciare possibili nuovi modi di vivere la vita pastorale e sacramentale nella Chiesa cattolica in Svizzera.
È necessario un rinnovamento della Chiesa cattolica
L’incontro è uno dei frutti visibili del processo “In cammino insieme per rinnovare la Chiesa<https://www.frauenbund.ch/unser-engagement/gerechte-kirche/weg-der-erneueru…>“. In quest’ottica, il 15 settembre 2020 si è svolto a Delémont (Canton Giura) un incontro tra la Conferenza dei vescovi e una delegazione dell’Unione svizzera delle donne cattoliche. Durante l’incontri, i partecipanti hanno formato un gruppo di lavoro congiunto, formulando varie aspettative verso una Chiesa più sensibile alle questioni di genere. Tra i desideri espressi vi era quello di creare nuove forme di “missione sacramentale" per gli operatori pastorali laici, uomini e donne, ad esempio nell’ambito della celebrazione di battesimi o dell’unzione degli infermi. Attualmente, infatti, in numerose regioni della Svizzera, operatori pastorali laici accompagnano le giovani famiglie o i malati, ma devono lasciare la presidenza della celebrazioni del battesimo o dell’unzione agli operatori pastorali ordinati.
Friborgo e Lucerna, 24 agosto 2022
Indirizzi di contatto per le richieste dei media CVS
Julia Moreno, Responsabile Servizio di comunicazione CVS
julia.moreno(a)bischoefe.ch<mailto:julia.moreno@bischoefe.ch>, 026 510 15 28
Indirizzi di contatto per le richieste dei media USDC
Iva Boutellier, membro del Consiglio di amministrazione dell’USDC
iva.boutellier(a)frauenbund.ch<mailto:iva.boutellier@frauenbund.ch>, 079 276 72 61
Sarah Paciarelli, Responsabile della comunicazione USDC
sarah.paciarelli(a)frauenbund.ch,<file:///C:/Users/sarah.paciarelli/AppData/Local/Microsoft/Windows/INetCache/Content.Outlook/6PAZIOBW/sarah.paciarelli@frauenbund.ch,> 078 611 511 7
Conferenza dei vescovi svizzeri CVS
Fondata nel 1863, la Conferenza dei vescovi svizzeri è la prima assemblea al mondo di vescovi di uno stesso Paese a riunirsi regolarmente, a essere strutturata giuridicamente e a occuparsi delle funzioni direttive della Chiesa a livello nazionale. È organizzata come associazione dei vescovi cattolici di tutte le diocesi e degli abati delle due Abbazie territoriali della Svizzera. L’organo supremo è l’Assemblea plenaria di tutti i vescovi, che si riunisce quattro volte l’anno. www.bischoefe.ch<http://www.bischoefe.ch>
Unione svizzera delle donne cattoliche USDC
L’Unione svizzera delle donne cattoliche conta 130.000 membri,
18 associazioni cantonali e 600 associazioni locali. Si tratta della più grande organizzazione femminile ecclesiale della Svizzera. L’USDC si impegna per i diritti di tutte le donne nella società, nella Chiesa, nell’economia e nella politica. www.frauenbund.ch<http://www.frauenbund.ch>
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Comunicato stampa
È morto mons. Ivo Fürer, vescovo emerito di San Gallo
Un membro attivo della storia della Chiesa
Mons. Ivo Fürer, vescovo emerito di San Gallo, è morto martedì pomeriggio, 12 luglio, nel suo 93° anno di età, dopo un lungo periodo di malattia di Parkinson. Ivo Fürer è stato vescovo di San Gallo dal 1995 al 2006. I suoi meriti, tuttavia, vanno ben oltre. La celebrazione delle esequie si terrà lunedì prossimo, alle 10, nella Cattedrale di San Gallo.
Lo spirito aperto del vescovo Ivo Fürer si è riversato anche sulla Chiesa. Era una questione che gli stava a cuore, quella di plasmare la Chiesa con il popolo. "Servire il popolo di Dio" è stato il suo motto episcopale. E ha vissuto di questo. Ivo Fürer si è sempre avvicinato alle persone con grande attenzione; ha portato il suo rispetto a tutti, all'interno della Chiesa, a livello interconfessionale e interreligioso. E' stato un visionario, un diplomatico, un pensatore lungimirante e un coraggioso uomo di Chiesa.
Nel 2002, dopo un caso di abuso nella diocesi di San Gallo, ha fondato il comitato di esperti contro la violenza sessuale nella pastorale, da vedere come atto pionieristico in un momento in cui questo argomento era tenuto ancora troppo nascosto.
Il vescovo Ivo non solo ha vissuto, ma ha anche contribuito a plasmare mezzo secolo di sviluppi ecclesiali, prima come vicario episcopale della sua Diocesi, poi come segretario generale del Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa (CCEE, con sede a San Gallo). Nel 2005 è stato insignito del dottorato honoris causa dalla Facoltà di Teologia di Friburgo per il suo instancabile impegno nell'attuazione pratica delle preoccupazioni del Concilio Vaticano II° a livello diocesano, svizzero ed europeo; è stato inoltre senatore onorario dell'Università di San Gallo.
In seno alla Conferenza dei vescovi svizzeri, il vescovo Ivo era responsabile, tra l'altro, della diaconia e delle questioni canoniche. È stato spesso attivo in gruppi di lavoro in cui erano in gioco delicate definizioni canoniche nella stesura dei documenti.
Le tappe più importanti
1954 Ordinazione sacerdotale nella cattedrale di San Gallo
1954-1958 Studi di diritto canonico presso la Pontificia Università Gregoriana, Roma
1958-1963 Vicario a Herisau
1963-1967 Vicario ad Altstätten
1967 Segretario vescovile
1969 Vicario episcopale a San Gallo
1977-1995 Segretario generale del CCEE, Consiglio delle Conferenze episcopali d'Europa
1991 Eletto decano della cattedrale
1995-2006 Vescovo di San Gallo
2005 Dottorato h. c. della Facoltà di Teologia di Friburgo
Esequie
Il servizio funebre si terrà lunedì 18 luglio alle 10.00 nella Cattedrale di San Gallo. Dalle 9.30 alle 9.45, la campana bassa suonerà in tutte le chiese della diocesi - in concomitanza con l'invito a pregare per il vescovo Ivo. Per tutti coloro che desiderano rendere omaggio alla salma: venerdì 15 luglio, dalle 9.00 alle 18.00, nel coro della cattedrale. Il servizio funebre del 18 luglio può essere seguito anche in livestream su: https://www.bistumsg-live.ch
Friburgo, 14.7.2022
Link comunicato stampa<https://www.ivescovi.ch/e-morto-mons-ivo-furer-vescovo-emerito-di-san-gallo/>
Davide Pesenti
Segretario generale | Secrétaire général | Generalsekretär
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Communiqué de presse
Julia Moreno est la nouvelle responsable communication des évêques suisses
La Conférence des évêques suisses (CES) a nommé la valaisanne Julia Moreno responsable du Service de communication. Elle succède à Encarnación Berger-Lobato. Originaire d’Andalousie, Julia Moreno est titulaire d’un brevet fédéral en relations publiques. Elle possède une riche expérience dans le monde de la communication. Elle prendra ses fonctions le 8 août 2022.
Julia Moreno quittera la direction du Service de la communication de la Région diocésaine de Neuchâtel pour assumer la responsabilité de la communication des évêques suisses. Passionnée de littérature, de chant et de théâtre, elle s’est formée en sociologie et relations publiques à l’Université et à la SAWI de Lausanne. Communicatrice très attentive, elle aime analyser les forces et les contradictions dans l’humain et les sociétés contemporaines, en gardant un sens critique aigu sur la réalité qui nous entoure. Julia Moreno trouve un sens profond dans le fait de mettre ses capacités de communicatrice et son expérience au service de l’annonce du message du Christ et de l’Eglise catholique. Une profonde conviction l’anime : l’ère charnière, le passage que vit actuellement l’Eglise est un enrichissement pour tous. En plus de ses compétences professionnelles avérées, elle apporte au Secrétariat général de la CES enthousiasme et confiance dans l’avenir.
Julia Moreno vit dans le canton de Neuchâtel, est mariée et a deux enfants adolescents. Elle s’exprime en français, espagnol, italien, allemand, et anglais : un atout très important dans son travail au sein de la CES. Elle prendra ses fonctions le 8 août 2022, d’abord à 50%, puis, dès le 1er octobre 2022 à 80%.
Les évêques suisses se réjouissent beaucoup d’avoir trouvé en Julia Moreno une personne expérimentée dans le domaine de la communication, avec un enracinement personnel dans la vie chrétienne et motivée à diriger cet important service au sein de la CES.
Le secrétariat général a décidé de ne pas repourvoir pour l’instant le poste d’adjoint à la communication afin de pouvoir optimiser d’abord la stratégie de communication de la CES.
Fribourg, le 6 juillet 2022
Lien communiqué<https://www.eveques.ch/julia-moreno-est-la-nouvelle-responsable-communicati…>
Davide Pesenti
Segretario generale | Secrétaire général | Generalsekretär
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Comunicato stampa
Julia Moreno è la nuova responsabile comunicazione dei vescovi svizzeri
La Conferenza dei vescovi svizzeri (CVS) ha nominato la vallesana Julia Moreno responsabile del Servizio di comunicazione. Succede a Encarnación Berger-Lobato. Julia Moreno è originaria dell'Andalusia e ha conseguito un diploma federale in relazioni pubbliche. Ha una grande esperienza nel mondo della comunicazione. Assumerà l'incarico l'8 agosto 2022.
Julia Moreno lascerà la direzione del Servizio di comunicazione della Regione diocesana di Neuchâtel per assumere la responsabilità della comunicazione dei vescovi svizzeri. Appassionata di letteratura, canto e teatro, ha studiato sociologia e relazioni pubbliche all'Università e alla SAWI di Losanna. Comunicatrice molto attenta, ama analizzare i punti di forza e le contraddizioni dell'umano e delle società contemporanee, mantenendo un acuto senso critico nei confronti della realtà che ci circonda. Julia Moreno trova un significato profondo nel mettere le sue capacità ed esperienze di comunicazione al servizio dell'annuncio del messaggio di Cristo e della Chiesa cattolica. Una profonda convinzione la guida: l'epoca cruciale, il passaggio che la Chiesa sta vivendo è un arricchimento per tutti. Oltre alle sue comprovate capacità professionali, porta al Segretariato generale della CVS entusiasmo e fiducia nel futuro.
Julia Moreno vive nel canton Neuchâtel, è sposata e ha due figli adolescenti. Parla correntemente il francese, lo spagnolo, l'italiano, il tedesco e l'inglese: una risorsa molto importante per il suo lavoro alla CVS. Assumerà l'incarico l'8 agosto 2022, inizialmente al 50% e poi il 1° ottobre 2022 all'80%.
I vescovi svizzeri sono molto contenti di aver trovato in Julia Moreno una persona con esperienza nel campo della comunicazione, con proprie radici nella vita cristiana e motivata a guidare questo importante servizio all'interno della CVS.
La segreteria generale ha deciso di non assegnare per il momento il posto di assistente alla comunicazione, per ottimizzare prima la strategia di comunicazione della CVS.
Friburgo, 6 luglio 2022
Link comunicato stampa<https://www.ivescovi.ch/julia-moreno-e-la-nuova-responsabile-comunicazione-…>
Davide Pesenti
Segretario generale | Secrétaire général | Generalsekretär
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Comunicato stampa
Indizione del Premio cattolico dei media 2022
Vorreste proporvi per il premio?<https://www.ivescovi.ch/indizione-del-premio-cattolico-dei-media-2022/> In tal caso potete inoltrare un vostro contributo giornalistico o editoriale in televisione, alla radio, sulla stampa o internet, che non sia però un lavoro accademico o una disquisizione teologica o un'emissione apologetica. Il vostro lavoro è apparso tra Pasqua 2021 e 2022 in un qualsiasi media e deve avere un legame con la Svizzera (per esempio per quanto riguarda autore, luogo di pubblicazione, tema o altro).
Presentazione e condizioni per partecipare
I media, sotto tutti gli aspetti, sono d'importanza cruciale per la missione di annuncio della Chiesa. Suscitano la riflessione critica, servono da strumento di scambio di idee e ideali e influenzano in maniera decisiva i nostri contemporanei nel loro modo di percepire la Chiesa ed il suo messaggio.
Quale segno di riconoscenza e stima dinanzi al lavoro e alla responsabilità dei media ed editoriale, i vescovi svizzeri attribuiscono annualmente il Premio cattolico dei media. Tramite questo riconoscimento, intendono premiare le opere ed iniziative che riflettono il messaggio del Vangelo, e questo oltre la cerchia ristretta dei media propri alla Chiesa.
Chi può postulare?
Il Premio è attribuito a persone o istituzioni, professionali o meno, attive nell'ambito dei media e la cui iniziativa, puntuale o a lungo termine, corrisponde alle intenzioni del Premio.
Le opere proposte sono apparse tra Pasqua 2021 e 2022 in un qualsiasi media e deve avere un legame con la Svizzera (per esempio per quanto riguarda autore, luogo di pubblicazione, tema o altro).
Il Premio è dotato di 5'000 franchi.
Siete tutti invitati a fare una vostra proposta.
Il Premio è attribuito ogni anno. La giuria può, eccezionalmente, rinunciare a dare il Premio. Esso può essere condiviso tra vari laureati.
Chi decide l'attribuzione del Premio?
Le candidature deposte sono esaminate da una giuria scelta dalla Commissione per la comunicazione e le relazioni pubbliche della Conferenza dei vescovi svizzeri.
In seno alla giuria sono rappresentate le tre regioni linguistiche della Svizzera e vari settori dei media.
Membri della giuria
* Anita Capaul, amministratrice della Chasa Editura Rumantscha, Presidente
* Vescovo dei media Alain de Raemy, vescovo ausiliare di Losanna,
Ginevra e Friburgo
* Bernard Litzler, ex direttore del Centro cattolico dei media di Losanna
* Davide Adamoli, giornalista e archivista, diocesi di Lugano
* Martin Zoeller, responsabile ad interim Marketing & Comunicazione
della Conferenza dei vescovi svizzeri
Il premio è conferito pubblicamente da un membro della Conferenza dei vescovi.
A chi sottomettere le proposte di candidatura?
Troverete un formulario di proposta sotto qui<https://www.ivescovi.ch/wp-content/uploads/sites/4/2022/06/2021_Formulaire_…>.
Potete inviare il formulario direttamente per posta elettronica oppure stamparlo e mandarlo a
Schweizer Bischofskonferenz
Kommission für Kommunikation und Öffentlichkeitsarbeit
Sekretariat
Postfach 278
CH-1701 Freiburg
medien(a)bischoefe.ch<mailto:medien@bischoefe.ch>
Scadenza d'invio
31 luglio 2022.
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Communiqué de presse
Mise au concours du Prix catholique des médias 2022
Souhaitez-vous participer au concours ?<https://www.eveques.ch/mise-au-concours-du-prix-catholique-des-medias-2022/> Nous attendons votre contribution journalistique ou éditoriale. Celle-ci peut être une transmission télévisuelle, radiophonique, une publication dans la presse écrite ou sur le web. Cependant, il ne doit pas s’agir d’un travail scientifique, théologique où de propagande. Le travail doit avoir été publié entre Pâques 2021 et Pâques 2022, à travers un moyen journalistique ou éditorial, et doit manifester un lien avec la Suisse (par exemple via l’auteur, le lieu de publication, le thème ou autre).
Les médias, sous toutes leurs formes, sont d'une importance cruciale pour la mission de proclamation de l'Eglise. Ils suscitent la réflexion critique, servent d’instrument pour l’échange d'idées et d'idéaux et participent de manière décisive à la représentation de l’Église et de son message auprès de nos contemporains.
En signe de reconnaissance et d’estime face au travail et à la responsabilité du travail médiatique et de publication, les évêques suisses décernent chaque année le Prix catholique des médias. Par ce biais, ils souhaitent primer les ouvrages et les initiatives qui rendent compte du message de l'Evangile en dehors des médias et des moyens de communication propres à l'Eglise.
Qui peut postuler ?
Le Prix peut être attribué à toute personne ou toute institution, professionnelle ou non des médias, dont l’initiative, ponctuelle ou sur un long-terme, correspond à la visée du Prix.
Les œuvres présentées doivent avoir été publiées entre Pâques 2021 et Pâques 2022, à travers un moyen journalistique ou éditorial, et doit manifester un lien avec la Suisse (par exemple via l’auteur, le lieu de publication, le thème ou autre).
Le Prix est doté de 5’000 francs.
Chacun est invité à soumettre une proposition.
Le Prix est décerné chaque année. Le jury peut, exceptionnellement, renoncer à la remise du Prix. Le Prix peut être partagé entre plusieurs lauréats.
Qui décide de l’attribution du prix ?
Les candidatures déposées sont examinées par un jury choisi par la Commission pour la communication et les relations publiques de la Conférence des évêques suisses.
Sont représentées, au sein du jury, les trois régions linguistiques et diverses branches des médias.
Composition du jury
* Anita Capaul, directrice, Chasa Editura Rumantscha, Présidente
* Alain de Raemy, responsable des médias au sein de la CES, évêque auxiliaire du diocèse de Lausanne, Genève et Fribourg
* Bernard Litzler, ancien directeur du Centre catholique des médias, Lausanne
* Davide Adamoli, journaliste et archiviste, diocèse de Lugano
* Martin Zoeller, responsable ad interim du marketing et de la communication, Conférence des évêques suisses.
Le Prix est décerné de manière publique par un membre de la Conférence des évêques.
Où soumettre des propositions de candidature ?
Vous trouverez le formulaire de proposition ici<https://www.eveques.ch/wp-content/uploads/sites/3/2022/06/2021_Formulaire_M…>. Vous pouvez envoyer le formulaire directement par courriel ou l'imprimer et l'adresser à :
Conférence des évêques suisses
Commission pour la communication et les médias
Secrétariat
Case postale 278
CH-1701 Fribourg
medien(a)bischoefe.ch<https://www.eveques.ch/mise-au-concours-du-prix-catholique-des-medias-2021/…>
Délai de candidature
Le délai pour l’envoi des propositions est le 31 juillet 2022.
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Communiqué de presse
Isabel Vasquez devient la nouvelle directrice nationale de migratio
La Conférence des évêques suisses (CES) a nommé l’Espagnole Isabel Vasquez nouvelle directrice nationale de migratio lors de sa 336e assemblée ordinaire qui s’est tenue du 30 mai au 1er juin 2022 à Einsiedeln. Elle succède à Karl-Anton Wohlwend à ce poste. Actuellement, cette fille d’émigrés espagnols, née en 1971 au Guatemala (Amérique centrale), dirige le domaine de la « catéchèse interculturelle » au Centre de pédagogie religieuse à Zurich.
Après une formation d’enseignante primaire (spécialisation en religion), Isabel Vasquez a acquis des années d’expérience en tant que catéchiste et animatrice de jeunesse dans différentes paroisses catholiques. Son master en psychologie, la FSEA en blended learning et la catéchèse d’adultes auprès de la mission catholique hispanophone l’aident à avoir un regard sur les personnes et les religions à différents niveaux. Elle a en outre suivi des formations continues en catéchèse et inculturation, en pastorale et migration, en migration et formation et en conseil psychologique pour les migrants et migrantes ; ces formations soutiennent son travail sur les thèmes de la migration. Depuis 2012, Isabel Vasquez travaille comme traductrice en espagnol et médiatrice culturelle pour le projet « Catéchèse interculturelle » pour le service de pédagogie religieuse et différentes missions dans le canton de Zurich. Elle a également conçu le nouveau module « Catéchèse interculturelle » en allemand et a pris la direction de ce domaine il y a quatre ans.
Pour Isabel Vasquez, la migration ne fait pas seulement partie de sa biographie, elle est aussi sa passion au quotidien et dans son travail. C’est pourquoi elle a également choisi ce thème pour son master en théologie spirituelle. Pour elle, il est important de s’impliquer (surtout en tant que femme) dans l’Église catholique en tant que bâtisseuse de ponts pour l’interculturalité. Dans ce contexte, les structures éprouvées et nouvelles doivent avoir leur place dans l’Église, pour les personnes issues ou non de l’immigration.
Isabel Vasquez vit dans le canton de Zurich. Elle est mariée à un Autrichien et a deux filles adultes. À la maison, ils parlent espagnol, allemand et français. Isabel Vasquez parle également l’anglais, l’italien et le portugais, ce qui lui permettra d’être parfaitement à l’aise dans son travail au sein de migratio. Elle prendra ses fonctions de directrice nationale de migratio le 16 août 2022. La CES se réjouit d’avoir trouvé en Isabel Vasquez une personne expérimentée et motivée pour diriger cet important service.
Fribourg, le 15 juin 2022
Lien communiqué<https://www.eveques.ch/isabel-vasquez-devient-la-nouvelle-directrice-nation…>
Davide Pesenti
Segretario generale | Secrétaire général | Generalsekretär
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Comunicato stampa
Isabel Vasquez diventa la nuova direttrice nazionale di migratio
La Conferenza dei vescovi svizzeri (CVS) ha nominato la spagnola Isabel Vasquez nuova direttrice nazionale di migratio in occasione della 336.a Assemblea ordinaria svoltasi dal 30 maggio al 1° giugno 2022 a Einsiedeln. Succede a Karl-Anton Wohlwend. Nata in Guatemala (America Centrale) nel 1971, la figlia di emigrati spagnoli è attualmente responsabile della "catechesi interculturale" presso il Centro di pedagogia religiosa di Zurigo.
Dopo una formazione da insegnante di scuola primaria (con specializzazione in religione), Isabel Vasquez ha maturato anni di esperienza come catechista e animatrice giovanile in diverse parrocchie cattoliche. Il suo master in Psicologia, la FSEA in Blended Learning e la catechesi per adulti presso la Missione di lingua spagnola la aiutano ad avere un'attenzione particolare per le persone e le religioni a diversi livelli. Ha inoltre completato un'ulteriore formazione in catechesi culturalmente sensibile, cura pastorale e migrazioni, migrazione ed educazione e consulenza psicologica per i migranti, in cui si radica il suo lavoro sulle questioni migratorie. Dal 2012 Isabel Vasquez lavora come traduttrice in spagnolo e mediatrice culturale per il progetto "Catechesi interculturale" del centro di pedagogia religiosa e per diverse missioni nel canton Zurigo. Ha anche progettato il nuovo modulo "Catechesi interculturale" in tedesco e ha assunto la guida di questo settore quattro anni fa.
Per Isabel Vasquez la migrazione non fa solo parte della biografia, è la sua passione nella vita quotidiana e sul lavoro. Per il suo master in teologia spirituale ha quindi scelto questo tema. Per lei è importante essere coinvolta (soprattutto come donna) nella Chiesa cattolica in qualità di costruttrice di ponti per l'interculturalità. Nella Chiesa deve esserci spazio per strutture consolidate e nuove, per persone con e senza sfondo migratorio.
Isabel Vasquez vive nel canton Zurigo, è sposata con un austriaco e ha due figlie adulte. A casa parlano spagnolo, tedesco e francese. Inoltre, Isabel Vasquez parla inglese, italiano e portoghese, il che la pone in una posizione linguistica eccellente per il suo lavoro presso migratio. Assumerà l'incarico di direttrice nazionale di migratio il 16 agosto 2022. La CVS è lieta di aver trovato in Isabel Vasquez una persona esperita e motivata a guidare questo importante servizio.
Friborgo, 15 giugno 2022
Link comunicato stampa<https://www.ivescovi.ch/isabel-vasquez-diventa-la-nuova-direttrice-nazional…>
Davide Pesenti
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Communiqué de presse
Poursuivre le processus synodal en Suisse
La 336e Assemblée ordinaire (AO) de la Conférence des évêques suisses (CES) a eu lieu du 30 mai au 1er juin 2022 à l’Abbaye bénédictine Notre-Dame des Ermites d’Einsiedeln. L’Assemblée synodale suisse et la rencontre avec Mgr Hliba Lonchyna, Administrateur apostolique à Paris et responsable pour les ukrainiens gréco-catholiques en Suisse, ont été les deux points-forts des trois jours en terre schwytzoise.
L’Assemblée synodale suisse – étape nationale du Synode universel 2023 – a ouvert la réunion de printemps des évêques et des abbés territoriaux helvétiques, lundi 30 mai 2022. À cette occasion, les neuf membres de la Conférence des évêques suisses (CES) ont rencontré, écouté et discuté avec les délégués diocésains, des représentants des pauvres et des marginaux, des migrants, des jeunes, des femmes, des communautés religieuses de tout le Pays, ainsi que le présidium de la Conférence centrale catholique romaine (RKZ) et des experts en pastorale et en théologie.
Vers une Eglise plus synodale
L’Assemblée synodale suisse a discuté et amendé, d’une part, le Rapport national – fruit de la phase diocésaine du Synode – qui sera maintenant finalisé par un comité de rédaction et envoyé à Rome, en vue de la poursuite du processus synodal à l’échelle continentale et mondiale. D’autre part, elle a essayé d’identifier les chantiers principaux dans notre Pays, vers un « être-Église » de plus en plus synodal (voir communiqué du 31 mai 2022 à ce propos<https://www.eveques.ch/en-chemin-vers-une-eglise-plus-synodale-30-mai-2022-…>).
À l’issue de la journée, la CES a décidé de poursuivre le processus synodal entamé en Suisse. Ceci implique notamment l’approfondissement des thématiques qui ont été évoquées, autant à l’échelon national que des régions linguistiques, ainsi que d’encourager des attitudes spirituelles qui favorisent la poursuite du processus synodal. Pour ce-faire, elle a chargé la Commission pastorale de la CES de réfléchir et proposer les prochains pas à entreprendre.
Soutien aux ukrainiens
Les membres de la CES ont accueilli mardi matin Mgr Hliba Lonchyna. Administrateur apostolique à Paris, responsable pour les ukrainiens gréco-catholiques en Suisse, il a informé sur la situation de la population en Ukraine ainsi que des souffrances auxquelles l’Eglise catholique ukrainienne doit faire face en ce temps de guerre.
« On est témoins d’un désastre humanitaire en Ukraine. La guerre en cours détruit non seulement la nation et la culture ukrainiennes, mais aussi l’Eglise », a-t-il affirmé, en soulignant que tous les évêques gréco-catholiques sont restés au pays pour aider la population à recevoir les aides humanitaires, sans distinction d’appartenance religieuse ou ethnique.
Dans ce contexte, les membres de la CES et Mgr Hliba Lonchyna ont discuté de la situation pastorale des ukrainiens arrivés et vivant en Suisse, notamment des mesures en faveur de leur accompagnement spirituel, mises en place et coordonnées par migratio. Mgr Felix Gmür, Président de la CES, a réitéré la proximité aux victimes, assurant la prière incessante pour la paix ainsi que le soutien de la CES et des catholiques suisses aux victimes de la guerre.
En conclusion de la rencontre, l’évêque ukrainien a remercié fraternellement la CES pour la disponibilité à doubler le soutien à la mission ukrainienne en Suisse, ainsi que la Confédération et les Cantons pour l’accueil généreux des réfugié.e.s.
Rencontre avec le Nonce apostolique et Action de carême
À l’occasion de la 100ème AO ayant eu lieu à l’abbaye d’Einsiedeln, mardi après-midi la CES a rencontré le Nonce apostolique en Suisse, Mgr Martin Krebs. La rencontre fraternelle s’est tenue sur l’île d’Ufnau. L’île sur le lac de Zurich appartient à l’abbaye bénédictine schwytzoise dès le 10ème siècle.
Mercredi matin, la CES a également rencontré une délégation d’Action de carême (AdC). Les collaborateurs de l’ONG catholique suisse ont présenté le rapport d’activité 2021, les résultats de la campagne œcuménique 2022 dédiée à la « justice climatique », ainsi que les nouvelles lignes directrices « Vision et mission». La CES a pris connaissance du travail accompli et profité de l’occasion pour remercier le Conseil de fondation et les collaborateurs d’AdC dans les trois régions linguistiques pour leur engagement dans un contexte social et financier particulièrement difficile dû à la pandémie de Covid-19 et à la guerre en Ukraine.
Nominations
La CES a procédé aussi aux nominations suivantes :
* Madame Isabel Vasquez, nouvelle Directrice nationale de migratio.
* Monsieur Philippe Becquart, délégué du diocèse de Lausanne, Genève et Fribourg dans la Commission pastorale.
* Madame Nicole Büchel, responsable du Service de communication du diocèse de Coire, membre du Groupe spécialisé (Fachgruppe) 2
* L’abbé Jürg Stuker, Vicaire générale du diocèse de Coire, représentant de la CES au sein du Groupe spécialisé (Fachgruppe) 4
* Monsieur Francis Schubiger, Délégué catholique à la Communauté de travail des Églises chrétiennes en Suisse (CTEC).
* L’abbé Waldemar Roman Barszcz, juge du Tribunal interdiocésain suisse.
Fribourg, le 2 juin 2022
Contact : Davide Pesenti, secrétaire général, davide.pesenti(a)bischoefe.ch<mailto:davide.pesenti@bischoefe.ch>
Lien communiqué<https://www.eveques.ch/poursuivre-le-processus-synodal-en-suisse/>
Davide Pesenti
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Comunicato stampa
Proseguire il processo sinodale in Svizzera
La 336esima Assemblea Ordinaria (AO) della Conferenza dei vescovi svizzeri (CVS) si è svolta dal 30 maggio al 1° giugno 2022 nell'Abbazia benedettina di Nostra Signora degli Eremiti a Einsiedeln. L'Assemblea sinodale svizzera e l'incontro con Mons. Hliba Lonchyna, Amministratore Apostolico a Parigi e responsabile per i fedeli greco-cattolici ucraini in Svizzera, sono stati i momenti salienti della tre-giorni svittese.
L'Assemblea sinodale svizzera - tappa nazionale del Sinodo universale 2023 - ha aperto la riunione di primavera dei vescovi e degli abati territoriali svizzeri, lunedì 30 maggio 2022. In questa occasione, i nove membri della Conferenza dei vescovi svizzeri (CVS) hanno incontrato, ascoltato e discusso con partecipanti: delegati diocesani, rappresentanti dei poveri e degli emarginati, dei migranti, dei giovani, delle donne e delle comunità religiose di tutto il Paese, del presidio della Conferenza centrale cattolica romana (RKZ), nonché esperti nell'ambito della pastorale e della teologia.
Verso una Chiesa più sinodale
L'Assemblea sinodale svizzera ha discusso ed emendato il Rapporto nazionale - risultato della fase diocesana del Sinodo - che sarà ora finalizzato da un comitato di redazione e inviato a Roma, in vista del proseguimento del Processo sinodale su scala continentale e globale. D'altra parte, ha cercato di individuare le tematiche principali per il nostro Paese, verso un "essere-Chiesa" sempre più sinodale (si veda il comunicato del 31 maggio 2022 a questo proposito<https://www.ivescovi.ch/in-cammino-verso-una-chiesa-piu-sinodale-30-maggio-…>).
Alla fine della giornata, la CVS ha deciso di continuare il processo sinodale iniziato in Svizzera. Ciò significa, tra l'altro, approfondire ulteriormente i temi che sono stati sollevati, sia a livello nazionale che delle regioni linguistiche, nonché incoraggiare atteggiamenti spirituali che favoriscano il proseguimento del processo sinodale elvetico. A tal fine, ha chiesto alla Commissione pastorale della CVS di riflettere e proporre i prossimi passi da compiere.
Sostegno agli ucraini
Martedì mattina, i membri della CVS hanno accolto Mons. Hliba Lonchyna. L'Amministratore apostolico a Parigi, responsabile per i fedeli greco-cattolici ucraini in Svizzera, ha informato sulla situazione della popolazione in Ucraina e sulle sofferenze che la Chiesa cattolica ucraina sta affrontando in questi mesi di guerra.
"Stiamo assistendo a un disastro umanitario in Ucraina. La guerra in corso sta distruggendo non solo la nazione e la cultura ucraina, ma anche la Chiesa", ha affermato, sottolineando che tutti i vescovi greco-cattolici sono rimasti nel Paese per aiutare la popolazione a ricevere aiuti umanitari, indipendentemente dalla loro appartenenza religiosa o etnica.
In questo contesto, i membri della CVS e Mons. Hliba Lonchyna hanno discusso della situazione pastorale degli ucraini che sono arrivati e/o che vivono in Svizzera, in particolare delle misure per il loro accompagnamento spirituale - misure messe in atto e coordinate da migratio. Mons. Felix Gmür, Presidente della CVS, ha ribadito la sua vicinanza e di tutta la CVS alle vittime, assicurando loro la preghiera incessante per la pace e il sostegno dei vescovi, degli abati territoriali e dei cattolici svizzeri alle vittime della guerra.
Al termine dell'incontro, il vescovo ucraino ha fraternamente ringraziato la CVS per la sua disponibilità a raddoppiare il sostegno alla missione ucraina in Svizzera, così come la Confederazione e i Cantoni per la loro generosa accoglienza dei rifugiati.
Incontro con il Nunzio Apostolico e Azione quaresimale
In occasione della 100° AO all'Abbazia di Einsiedeln, la CVS ha incontrato martedì pomeriggio il Nunzio Apostolico in Svizzera, Mons. Martin Krebs. L'incontro fraterno si è tenuto sull'isola di Ufnau. L'isola, situata sul lago di Zurigo, appartiene all'abbazia benedettina svittese dal X secolo.
Mercoledì mattina, la CVS ha pure incontrato una delegazione dell'organismo umanitario cattolico svizzero Azione quaresimale (AQ) per uno scambio di opinioni in merito al Rapporto di attività 2021, alla Campagna ecumenica 2022 incentrata sulla "giustizia climatica", nonché sulle nuove linee guida "Visione e Missione". La CVS ha colto l'occasione per ringraziare il Consiglio di fondazione e i collaboratori d'AQ nelle tre principali regioni linguistiche del Paese per il loro impegno in un contesto storico particolarmente difficile a causa della pandemia di Covid-19 e della guerra in Ucraina.
Nomine
La CVS ha inoltre effettuato le seguenti nomine:
* Sig. ra Isabel Vasquez, Direttrice nazionale di migratio.
* Sig. Philippe Becquart, delegato della Diocesi di Losanna, Ginevra e Friburgo nella Commissione pastorale.
* Sig. ra Nicole Büchel, responsabile del Servizio di comunicazione della Diocesi di Coira, rappresentante della CVS nel Gruppo specializzato ("Fachgruppe") 2
* Mons. Jürg Stuker, Vicario generale della Diocesi di Coira, rappresentante della CVS nel Gruppo specializzato ("Fachgruppe") 4
* Sig. Francis Schubiger, delegato cattolico nella Comunità di lavoro delle Chiese cristiane in Svizzera.
* Don Waldemar Roman Barszcz, Giudice del Tribunale interdiocesano svizzero.
Friborgo, 2 giugno 2022
Contatto : Davide Pesenti, Segretario generale, davide.pesenti(a)bischoefe.ch<mailto:davide.pesenti@bischoefe.ch>
Link comunicato stampa<https://www.ivescovi.ch/proseguire-il-processo-sinodale-in-svizzera/>
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