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Schweizer Bischofskonferenz (SBK) – Bereich Marketing & Kommunikation
Conférence des évêques suisses (CES) – Secteur marketing et communication
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Comunicato stampa
Iniziativa popolare “Il diritto svizzero anziché giudici stranieri (Iniziativa per
l’autodeterminazione)”, 25 novembre 2018
Le nostre libertà e i diritti civili non sono questioni di maggioranza!
L’iniziativa per l’autodeterminazione limita la libertà sovrana di tutti.
La commissione nazionale svizzera Justitia et Pax raccomanda di esprimere un voto negativo
alla prossima votazione popolare sull’iniziativa per l’autodeterminazione. Le conseguenze
in caso di adozione dell’iniziativa sarebbero gravi per la nostra democrazia, per i
diritti umani e per le minoranze nel nostro Paese: il “sovrano” – inteso esclusivamente
come maggioranza politica – determinerebbe da solo quali libertà e diritti applicare,
p.es. limitando il diritto di associazione. La decisione della maggioranza non potrebbe
peraltro essere più corretta dalle norme sui diritti umani per la tutela delle minoranze.
La Svizzera è apprezzata nel mondo per l’esemplare convivenza di gruppi di popolazioni
linguisticamente e culturalmente diverse. Lo è altrettanto per il suo impegno per i
diritti umani. Già in passato questa interazione politico-culturale si è dimostrata
valida. L’iniziativa di autodeterminazione vuole invece imboccare una nuova strada: il
sovrano svizzero, ovvero la maggioranza degli elettori, dovrebbe avere l’ultima parola in
tutte (!) le questioni. In caso di conflitto le minoranze o le persone colpite non
avrebbero alcuna o solo limitate possibilità di ricorso.
Una prospettiva socio-etica tiene conto del bene comune e protegge le minoranze. Da ciò si
misura se la dignità dell’essere umano viene rispettata. Per questo il preambolo della
nostra Costituzione federale recita: “la forza di un popolo si commisura al benessere dei
più deboli dei suoi membri”. Per questo la sovranità e le decisioni prese a maggioranza
non sono mai assolute. L’iniziativa per l’autodeterminazione mette in dubbio questa
interazione, rendendo assolute le decisioni adottate con il consenso della maggioranza
degli elettori. Così facendo mette a rischio le basi della nostra democrazia fondata sul
compromesso e sullo scambio.
Per maggiori informazioni:
Dr. Wolfgang Bürgstein, Segretario generale Justitia et Pax:
Cellulare: +41 78 824 44 18, e-mail:
wolfgang.buergstein@juspax.ch<mailto:wolfgang.buergstein@juspax.ch>
La commissione Justitia et Pax è un organo consultivo della Conferenza dei vescovi
svizzeri. Si occupa principalmente di questioni sociali, politiche, economiche ed
ecologiche, affrontandole sempre da una prospettiva socio-etica.
Link al comunicato stampa<http://www.ivescovi.ch/content/view/full/13365>
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Encarnación Berger-Lobato
Responsable Marketing & Communication
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rue des Alpes 6, Case postale 278, CH - 1701 Fribourg, ( +41 26 510 15 15, ( +41 26 510 15
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